Il peperone corno di capra, noto anche come sciuscillone, è tipico del comune di Teggiano. Ciò che rende questo peperone una specialità di queste terre è la sua lunghezza che, infatti, oscilla tra i 16 e 32 cm.
La forma lunga e affusolata ricorda le carrube, che in dialetto locale vengono chiamate “sciuscelle“, da qui il nome Sciuscillone.
Il peperone non è però un prodotto tipico dell’Italia. Giunse in Italia solo dopo la scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo. Costui giunto in America studiò per molto tempo gli alimenti di cui si nutrivano gli indigeni e scoprì che un particolare cibo che faceva parte della loro dieta era il peperoncino, che lì veniva chiamato axi. Tornato in Europa portò con sé i semi di questa pianta che ben presto si diffuse in tutto il vecchio continente.
Si scoprì che il peperone per essere coltivato aveva bisogno di poca acqua, fu per questo che intorno al 1500 la sua coltivazione si diffuse sopratutto nelle regioni del Sud Italia, come Teggiano, dove ancora oggi la produzione di questo peperone è una specialità della zona.
Di questo peperone esiste una varietà dolce e una varietà piccante. Per conservarlo lo si fa essiccare al sole usando ancora oggi una tecnica molto antica: si creano con del filo delle corone di peperoni che si espongono al sole per 50 giorni. Dopo questo lungo periodo il peperone è pronto e in cucina lo si può utilizzare in modi svariati:
- sbriciolato consente di ottenere una polvere sia amara che dolce, a seconda della varietà, ottima per condire la pasta o la carne;
- friggendolo in olio bollente diventa il peperone crusco croccante che si può mangiare da solo o sulla pizza, per i più golosi.
Non resta che provare la specialità teggianese!