La tradizione racconta che il pasticcio caggianese affonda le sue radici in un’antica ricetta francese che fu “presa in prestito” da alcune cuoche di Caggiano che prestavano servizio presso il Palazzo Reale a Napoli. Quando le donne fecero ritorno al loro paese rielaborarono la ricetta utilizzando prodotti tipici della loro zona.
Così nacque nuova nuova ricetta che per anni è stata tramandata, e ancora oggi è così, da madre in figlia e viene custodita gelosamente tanto che a parte gli abitanti del luogo nessuno sa realmente quali siano gli ingredienti per realizzare il pasticcio.
Ma che cos’è il pasticcio nello specifico?
È una specie di torta rustica, la cui sfoglia è ottenuta con uova, strutto, farina e sale, mentre il ripieno è composto da
- carne macinata di vitello;
- caciocavallo di media stagionatura;
- caciocavallo stagionato;
- uova;
- prosciutto crudo;
- formaggio di vaccino e pecorino;
- pane raffermo.
Ma, come già sottolineato, questi sono solo alcuni degli ingredienti, gli altri restano segreti e solo i caggianesi li conoscono.
Questa specialità nel 2014 ha ottenuto la Denominazione comunale di origine ed è stato anche incluso nella classificazione ministeriale dei Prodotti agroalimentari tradizionali italiani.